C’é un altro gruppo di designer che intraprende una strada importante, guidata dalla cultura della razionalizzazione delle risorse, che basa la propria attività sull’utilizzo e riutilizzo di materiali naturali e di recupero. Questa realtà tutta italiana prende il nome di Domozero, un contenitore nel quale confluiscono prodotti e idee, servizi e progetti mirati alla sostenibilità come filo conduttore di un nuovo modo di progettare, arredare, ideare e sensibilizzare.
Domozero propone tre linee basate su materiali diversi, cartone ondulato per la creazione di una poltrona sferica, pallet riciclati per elementi di arredo, e soprattutto l’utilizzo delle vele nautiche usate, per produrre borse e pouf. In questo caso il problema di partenza è lo smaltimento delle vele usate, difatti essendo realizzate con materiali diversi ed estremamente tecnici (kevlar, plastiche, fibre di carbonio etc.), sono spesso classificate come rifiuto pericoloso e necessitano, di uno smaltimento dedicato. Domozero recupera le vele da velerie nei porti di Livorno e Fiumicino, oppure direttamente dai velisti che sperano che le loro vecchie vele non diventino “un rifiuto” ma che rivivano in un qualcosa di nuovo.
Tutti i prodotti realizzati dall’utilizzo delle vele hanno alle spalle un attento studio sui tagli più adatti da operare, così da utilizzare al massimo la superficie velica, sfruttando la diversità della vela, per creare oggetti unici e in qualche modo irripetibili
Abbiamo due esempi forti di trasformazione di materiali di scarto in capi di abbigliamento e oggetti di design. Dietro questi progetti è presente un’etica del materiale che sta alla base dell’ oggetto stesso.
Abstract: On/Off Magazine 2015

